Fino al 31 di ottobre a Barcellona sono morte 26 persone per incidenti stradali, 15 dei quali erano in sella a veicoli a due ruote. Di fronte a questi dati allarmanti, la città sta disponendo un piano specifico per diminuire i sinistri stradali, in particolar modo quelli di moto e motorini: si tratta di un totale di 17 misure incentrate soprattutto sulla prevenzione ma anche sulle multe ai conducenti. Tra le misure previste ci sono la formazione sulla sicurezza stradale per le imprese e corsi specifici per giovani dai 16 ai 18 anni. Il cambio più significativo del piano è però quello di sollecitare una modifica della normativa della Direcció General de Trànsit la quale permette attualmente la conduzione di moto 125cc con la patente B. Il motivo è che i dati dimostrano come il 45% dei morti su strada conducevano appunto con questo tipo di patente. L’idea, in generale, è quella di chiedere che i conducenti di moto che circolano con la patente B ricevano anche una formazione specifica per guidare un mezzo a due ruote. Attenzione: su questo tema, segnaliamo poi in particolare ai nostri lettori che con la patente italiana B è già vietato condurre una moto 125 qui a Barcellona (ma in generale in uno stato diverso da quello in cui è stata emessa); è necessario, infatti, cambiare la propria patente italiana in spagnola se non si vuole rischiare, tra l’altro, di vedersi affibbiare una multa di ben 500 euro. Foto via lavanguardia.com
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